Racconti Erotici > bdsm > Una passeggiata con Flora
bdsm

Una passeggiata con Flora


di maktero
12.04.2025    |    19    |    0 8.0
"Terminato di mangiare Flora mi disse che saremm andati a fare una bella passeggiata..."
La mattina dopo ci svegliammo rilassate dopo un lungo sonno favorito dalle soddisfazioni sessuali.
Destate ci recammo in cucina; io lei e Rombo.
In cucina Flora manifestò la sua natura perversa.
Mentre lei si diede da fare per preparare un buon caffè, con freddezza mi impose di dare della contentezza a Rombo che si aggirava nervoso esponendo il suo grosso cazzo rosso.
La richiesta di Flora mi sorprese per la sua naturalezza di richiedermi una cosa del genere come se fossi un oggetto destinato al servizio di Rombo.
Mi piacque tantissimmo questo trattamento mi faceva sentire la schiava totale con nessuna dignità che voglio essere; pertanto e con contetezza presi subito in bocca il cazzo di Rombo per farli un delizioso pompino, e dimostrare a Flora quanto fossi sottomessa e servile.
Mentre Flora finiva di apparrecchiare il tavolo con del caffè e dei dolcetti, io terminai di spompinare Rombo ingoiando tutto il suo salato sperma.
Flora fermandosi un momentoperassistere alla mia prestazione appauddii sorridente e felice per aver accontentato il suo amore che adesso si era ritirato in un angolo a grattarsi.
Flora si diresse verso il suo amato per deliziarlo con delle carezze e proferendoli dolci parole di affetto, e chiedendogli fittiziamente quanto lo avessi accontentato.
Terminate le coccole al suo amato Flora mi invitò a sedermi al tavolo.
Avevo infatti notato che Flora aveva apparecchiato per due; e fui stupefatta quando lei mi invitò a sedermi per consumare la colazione al tavolo assieme a lei.
Io con la bocca ancora piena del sapore di sborra di Rombo ingerii il caffè ed i dolcetti estasiata per quel trattamento.
Era tanto tempo che non mi veniva concessa una simile delicatezza.
Terminato di mangiare Flora mi disse che saremm andati a fare una bella passeggiata.
Uscimmo dalla casa; Flora vestita di una lunga tunica, io nuda a quattro zampe al guinzaglio alla sua destra e Rombo al guinzaglio alla sua sinistra.
Eravamo le sue bestie.
Quella tarda mattinata di primavera era splendida e ci muovevamo nell'ampio giardino della casa di Flora innondante da quel splendido sole di quella bellissima giornata.
Mentre passegiavamo piacevolmente Rombo fece i suo bisogni liquidi e solidi; Flora mi costrinse ad ingoiare tutto ciò che usciva da quel corpo.
Io da buona schiava ubbiddi rispondendo di sì alle domande di Flora che mi chiedeva se ero contenta di gustare i frutti del corpo del suo amato.
Era veramente infatuata di Rombo ed io pur non condividendo la sua passione da buona schiava e puttana le davo accondiscendenza.
Poi anche lei ad un certo punto fece una cagata nel prato e mi invitò a mangiare anche quella; io guardai quel cumulo di mrda umana che rispetto a quanto avevo ingoiato finora mi sembrava un dolcetto.
Attratta ed eccittata di ingoiare quel frutto del dolce corpo di Flora mi gettai immediatamente su quelle feci che ingoia con appetito.
Avevo lo stomaco pieno della merda di Rombo e di Flora ed ero eccitta per questo; chiesi a Floa il permesso di masturbarmi.
Le mi guardò dubbiosa, ma poi vedendo i miei occhi imploranti mi concesse di farmi una sega.
Lei a sua volta si spogliò si sedette davanti a me e cominciò a masturbarsi anche lei.
Cominciammo a darci del piacere spettacolrmente; Io davanti a lei, lei davanti a me.
Provai una senzazione di sottile piacere intimo quasi come se stessimo facendo l'amore tra di noi; poi ad un certo punto Flora avviccino Rombo e comincio a spompinarlo mentre continuava a masturbarsi.
Lei si agitò convulasamente,sconvolta da una serie di orgasmi mentre anche io venivo, contenta di aver assistito a quella situazione così eccitante.
Terminato il nostro godimento, in estasi, ci sdraiammo sulla morbida erba, nude, come due animaletti accarrezzati dai caldi raggi del sole.
In quel tepore e torpore avvicinammo lentamente le nostre bocche l'una accanto all'altra e cominciammo a baciarci, dapprima delicatamente e poi sempre più profondamente.
Avvertii un gradevole piacere in quel bacio, qualcosa di più di una mera intesa fisica.
Provai un sentimento di attrazione mai sentito prima, uno sconvolgimento dell'anima e del corpo che mi faceva fremere e desiderare Flora.
Cominciai ad abbracciarla delicatamente sentendo il calore del suo corpo che si condivideva con il mio.
Avverti che lei corrispondeva al mio abbraccio ammorbidendosi e condividendo le mie mosse.
Il mio respiro cominciò ad entrare in sintonia con il suo; cominciai ad accarezzarla sentendo che lei provava piacere dal mio tocco tanto quanto ne provavo io a sentire il suo morbido corpo.
La toccai nella sua parte più intima ricevendo in risposta dei gemiti di piacere.
Sentii sulle mie dita che era pronta e delicatamente cominciai a penetrarla con il mio cazzo.
Lei si inarcò improvvisamente per il piacere gemendo; io cominciai a pomparla delicatamente seguendo i suoi gemiti e le scosse del suo corpo; divenni più violenta solo quando mi accorsi che aveva bisogno di una maggiore stimolazione.
Poi lei cominciò a godere innondando il mio cazzo dei suo liquidi; io trattenni il mio orgasmo cercando di continuare a darle il massimo piacerei; mi pareva in tal modo di manifestare una forma di riverenza e sottommissione.
Quando ormai lei aveva goduto abbondantemente ed io non ne potevo più estrassi il mio cazzo eretto allo spasimo e mi feci una velocissima sega.
Arrivai subito mentre vedevo lo sguardo di Flora che mi guardava estasiata.
Nuovamente ci rilassammo sdraiate nude sulla morbida erba sotto il sole di primavera.
Passsarono lunghi minuti di rillassamenteprima di riprendere a parlare.
Flora si espresse per prima, dicendo che era la prima volta che lo aveva fatto con un uomo e che ero stata brava quasi quanto i cani che la avevano presa prima d'ora.
Aggiunse che ero sta brava quasi quanto Rombo.
Io, con entusiasmo, le risposi che ero contenta per quel paragone.
Passammo poi altre lunghe ore a grogiolarsi sotto il sole di quella splendida giornata chiacchierando deliziosamente.
Poi quando il sole cominciò a tramontare cominciammo a ritornare verso casa.
Mentre nude felici ed abbracciate ci avviavamo verso casa Flora mi propose una straordinaria nottata di sesso a tre; io lei e Rombo; io la baciai confermando quella sua bellissima iniziativa.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Una passeggiata con Flora:

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni